Telegram ad usum delphini

Premessa: c’è un canale telegram di medici di Venezia con il logo dell’Ordine. Io non mi formalizzo per nulla, onestamente non sono molto sensibile alle questioni di forma, mi preoccupo più della sostanza.

Ad ogni modo dopo qualche tempo invio un messaggio nel quale do notizia della nostra lista Facciamo Ordine. Il mio messaggio viene cancellato perché “il gruppo non è pensato per propaganda dell’Ordine”.

OK.

Qualche tempo dopo compaiono diversi messaggi i quali invece fanno propaganda all’altra lista.

Io faccio presente questo trattamento differente e … vengo espulso dal canale telegram!

Nel frattempo il presidente Leoni mi rimprovera perché su una foto dei nostri candidati fatta all’interno della sede dell’Ordine, foto nella quale c’era anche lui, abbiamo messo il logo dell’Ordine. Ovviamente l’intenzione non era quella di usare abusivamente il logo, o di ingenerare equivoci (ma quali equivoci mai si potevano generare?) ma di far capire dove eravamo e in quale contesto: le prossime elezioni dell’Ordine. Io mi scuso e faccio rimuovere il logo.

A questo punto però chiedo al dott.Leoni come mai ci sia un canale telegram che usa appunto quel logo.

Mi giunge la risposta del presidente nella quale si afferma che: “Si tratta di un gruppo di lavoro autorizzato dal Consiglio Direttivo, gestito e coordinato da Consiglieri e Commissari CAO. In questo caso il logo è collegato alle attività istituzionali dell’Ordine ed offre un servizio di supporto ai giovani medici ed odontoiatri, in particolare ai neolaureati.”

Conclusione: l’Ordine dei Medici in questi anni forse non ha fatto molto per la professione, ma ha realizzato degli strumenti gestiti in modo arbitrario da persone a noi sconosciute (ma, ne sono sicuro, in qualche polveroso incartamento o in qualche piega del sito web il nome ci sarà) per fare campagna elettorale a favore di una lista e contro un’altra.

Caro presidente, è ora che lei torni a casa!

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